Il cheratocono è una malattia che consiste in un'alterazione a carico della cornea, la cui superficie non mantiene la sua forma sferica, ma tende a cedere (solitamente nella porzione centrale o in quella inferiore).
Il cheratocono peggiora nel tempo ed è classificato dal punto di vista clinico in tre stadi:
- Stadio I: è lo stadio iniziale in cui il cheratocono può essere confuso con un banale astigmatismo il quale, solitamente, non si modifica durante la vita di un individuo.
- Stadio II: compare una forma di astigmatismo irregolare che si corregge parzialmente, mediante l'uso di occhiali.
- Stadio III: la deformazione corneale è molto marcata ed associata ad un assottigliamento individuabile nella porzione interessata dal cedimento. La cornea risulta sovente alterata anche come trasparenza e la vista è molto compromessa. In questa condizione anche gli occhiali risultano di scarsissimo aiuto.
Terapia parachirurgica mediante Cross-Linking
Il Cross Linking è la tecnica che utilizza l'applicazione combinata di Riboflavina (Vitamina B2) in soluzione con Destrano (uno zucchero) al 20% in una composizione che assomiglia ad una gelatina giallastra messa a contatto con la cornea.
L'impregnazione di questa soluzione (Ricrolin®) nel tessuto corneale e la successiva esposizione di raggi UVA (370nm), emessi da un particolare apparecchio, attivano i radicali liberi di ossigeno che inducono una variazione nella struttura del collageno ed una conseguente formazione di nuovi ponti molecolari.
Possiamo quantificare tale effetto nell'aumento dello spessore delle fibre di collageno con conseguente aumento della rigidità della cornea ed una aumentata resistenza alla fisiologica pressione endooculare.
Il risultato ottenuto con il trattamento di Cross Linking è quello di bloccare il cedimento e l'assottigliamento strutturale della cornea, ma non quello di eliminare gli occhiali o le lenti a contatto.
Il problema può essere affrontato con 2 differenti tecniche.
Nella prima, mediante l'utilizzo del laser a femtosecondi, il decorso operatorio è del tutto privo di disagio.
Nel secondo caso, in cui viene rimosso l'epitelio corneale, non vi sarà dolore durante l'intervento, ma per i due-tre giorni successivi, sarà presente una sensazione di fastidio e fotofobia, legati ai tempi di riparazione dell'epitelio corneale.