• Da qualche mese tollero con difficoltà le lenti a contatto e non voglio portare gli occhiali anche perché mi ostacolano nelle attività sportive. Posso sottopormi ad un intervento di chirurgia refrattiva?

      • Per poter fornire una risposta sulla fattibilità in sicurezza di un intervento di chirurgia refrattiva è necessario sottoporsi ad una serie di esami mirati ad escludere potenziali rischi. Per poter eseguire gli esami propedeutici sarà necessario sospendere l'uso delle lenti almeno 15 giorni prima.
    • Ho sentito parlare di un nuovo tipo di laser che rende più preciso e sicuro l'intervento di chirurgia rifrattiva. Di cosa si tratta?

      • Si tratta del laser a Femtosecondi. Questo laser ha delle potenzialità enormi in ambito oculistico, perché sostituisce le strumentazioni meccaniche utilizzate in precedenza, aumentando notevolmente la precisione dell'intervento e riducendo il rischio operatorio.
    • Quanto dura l’intervento?

      • L’intervento dura mediamente dai 5 ai 7 minuti per procedura (ad occhio). La differenza è imputabile alla tecnica utilizzata ed al difetto visivo da rimuovere.
    • Quali sono le possibili controindicazioni?

      • Non idoneità dell'occhio a subire questi trattamenti, patologie oculari e problemi di strabismo. Ogni caso va preventivamente analizzato e nella maggior parte dei soggetti, dopo una terapia adeguata, si può procedere all’intervento.
    • Tutte le persone sono idonee all'intervento di chirurgia rifrattiva?

      • Anche in presenza di occhi in salute, è necessario effettuare degli esami specifici: mappa corneale, spessore corneale, ecc. per poter garantire l’idoneità al trattamento. A livello internazionale le linee guida sono precise e rigorose, delineano in modo chiaro i parametri anatomo-funzionali dell’occhio che può essere trattato per un difetto visivo con le attuali tecniche.
    • È possibile avere delle garanzie sul risultato?

      • Nella maggior parte dei casi, l'intervento raggiunge il pieno successo. Grazie all'utilizzo delle più moderne apparecchiature e delle più avanzate competenze, i rischi di un parziale insuccesso vengono ridotti al minimo. In ogni caso è possibile effettuare un secondo trattamento.
    • Si possono correggere tutti i difetti visivi?

      • Tutti i difetti visivi sono potenzialmente correggibili. Le differenze e le eventuali non idoneità dipendono dalla quantità del difetto visivo in rapporto alla struttura dell’occhio da trattare.
    • Movimenti improvvisi del paziente possono compromettere l'intervento?

      • I laser moderni sono provvisti di una tecnologia chiamata eye tracker, in grado di seguire i movimenti dell’occhio durante l'intervento. Tale tecnologia ottimizza l’ablazione ed impedisce il decentramento del trattamento, annullando i possibili errori conseguenti ad una non buona collaborazione del paziente.
    • È necessario fare l'intervento in anestesia generale?

      • No, è sufficiente un'anestesia topica: qualche goccia di collirio anestetico.
    • L'intervento sarà doloroso?

      • No. Si percepisce solo una leggera pressione sull'occhio durante la prima fase del trattamento, ma nessun dolore.
    • L’operazione è monolaterale?

      • L’operazione può essere monolaterale o bilaterale. Il chirurgo valuta di caso in caso per ottimizzare tempi e risultati.
    • Di sera o di notte avrò difficoltà nella visione?

      • Questo è un problema che si è verificato in passato. Oggi i laser e le tecniche sono enormemente migliorati ed i pazienti che riscontrano questi disagi risultano essere una percentuale bassissima.
    • Quanto tempo è necessario per poter riprendere l'attività lavorativa, lo sport e lo studio?

      • Con la tecnica del Femtolasik è possibile riprendere la propria attività già dal giorno successivo all'interno. Anche guidare risulta possibile senza strumenti di correzione.
        Lo stesso vale per le attività sportive con l'eccezione di particolari sport di contatto (boxe, judo, rugby o altri sport che prevedano impatti violenti) che potranno essere ripresi dopo circa 2 mesi dall'intervento, previa autorizzazione dell'oculista curante.
        La piscina deve essere sospesa per circa 1 mese per motivazioni igieniche.
    • Esistono soluzioni alternative al laser?

      • Esistono diverse soluzioni che non prevedono l’utilizzo del laser: la principale è l’impianto di lenti intraoculari chiamate fachiche, tecnica reversibile indicata nel trattamento delle alte miopie non correggibili con il laser.
    • Il mio occhio sarà più facilmente soggetto a patologie dopo l’intervento?

      • Il trattamento non aumenta in nessun modo i rischi per la salute dell'occhio. Questo perché vi sono linee guida internazionali che indicano quando e quanto è possibile trattare un occhio non alterandone funzionalità e salute.
    • Quando si opera la cataratta?

      • Quando l'opacità del cristallino ostacola lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana, come leggere, guidare, dipingere, guardare la TV, ecc. È tramontato il concetto di operare la cataratta quando è "matura".
    • È un intervento doloroso?

      • Assolutamente no. Sono sufficienti poche gocce di un collirio anestetico per affrontare senza dolore questo intervento.
    • L'intervento viene eseguito con il laser?

      • Attualmente l'intervento viene eseguito con l'utilizzo di ultrasuoni, anche se si sta affacciando la possibilità di utilizzare la tecnologia laser a femtosecondi che per il momento è solo complementare alla tecnica con gli ultrasuoni.
    • Saranno ancora necessari gli occhiali dopo l'intervento?

      • Dipende dalla tipologia del cristallino artificiale che verrà impiantato. Esistono cristallini monofocali (ottimizzati per la vista per lontano) o multifocali (per lontano e per vicino) come pure cristallini che correggono anche l'astigmatismo.
    • È necessario sostituire il cristallino artificiale dopo un certo numero di anni dall'intervento?

      • No, una volta impiantato, il cristallino artificiale ha una durata illimitata e non necessita di essere cambiato.
    • Dopo l'intervento, quando potrò farmi prescrivere degli occhiali riposanti o correttivi per lontano o per vicino?

      • È opportuno che trascorra circa un mese prima di prescrivere delle lenti, in modo da consentire la stabilizzazione della situazione oculare.
    • Esiste una soluzione meno invasiva del trapianto corneale?

      • Il trapianto corneale è l'unica soluzione quando ci troviamo di fronte ad un cheratocono estremamente avanzato. Nella fase iniziale o comunque quando ancora la situazione visiva non è gravemente compromessa, oggi è possibile eseguire una nuova terapia laser-farmacologica chiamata cross-linking. Tale terapia abbina l'utilizzo di una sostanza (riboflavina) che viene depositata sulla superficie dell'occhio e dopo circa 30 minuti viene illuminata con un laser che ne modifica la struttura. Questa modifica che avviene all'interno della cornea porta ad un rinforzo della struttura corneale, impedendone nel tempo un'ulteriore deformazione.
    • La terapia con cross-link può eliminare l'astigmatismo determinato dal cheratocono?

      • Il cross-link ha come obiettivo di fermare l'evoluzione del cheratocono. Assistiamo comunque in molti casi ad una riduzione e regolarizzazione dell'astigmatismo.
    • Porterò ancora gli occhiali dopo la terapia?

      • Normalmente la riduzione dell'astigmatismo non è tale da eliminare in maniera completa la necessità dell'uso degli occhiali, comunque sussiste la possibilità di correggere il difetto con lenti corneali. Infatti con la terapia del cross-link la tollerabilità all'uso di queste lenti è decisamente migliorata.
    • La terapia del cross-link è dolorosa?

      • Nel caso dell'esecuzione di questa tecnica, utilizzando il laser a femtosecondi, il decorso operatorio è del tutto privo di disagio.
        Nel caso della tecnica classica in cui viene rimosso l'epitelio corneale prima della somministrazione di riboflavina non vi sarà dolore durante l'intervento. Per i successivi 2-3 giorni, sarà presente una sensazione di fastidio e fotofobia, legati ai tempi di riparazione dell'epitelio corneale.
    • Quando mi potrò rendere conto del successo della terapia?

      • L'effetto della terapia mediante cross-link non è immediato ma inizia a manifestarsi dai 2 ai 3 mesi successivi all'esecuzione della procedura.
    • Nel caso di insuccesso parziale, potrei peggiorare la mia attuale capacità visiva?

      • Assolutamente no. Il quadro rimarrebbe invariato o solo lievemente migliorato.
    • È possibile ripetere la procedura per perfezionare i risultati?

      • Sì, senza alcuna problematica.
    • Nel caso in cui il cheratocono dovesse peggiorare, con il cross-linking ho pregiudicato la possibilità di eseguire un trapianto corneale?

      • No, non ci sono controindicazioni. In un occhio precedentemente sottoposto a cross-link, può essere in seguito eseguito il trapianto corneale senza che i rischi aumentino.
    • L'intervento di strabismo può compromettere la vista?

      • Assolutamente no. L'intervento viene eseguito all'esterno dell'occhio e non ne compromette la funzionalità.
    • Porterò ancora gli occhiali dopo l'intervento?

      • Se prima dell'intervento sono necessari strumenti correttivi, questi saranno necessari anche dopo. L'intervento non influenza in alcun modo le diottrie del difetto visivo.
    • L'intervento si esegue mediante l'utilizzo del laser?

      • No, è un intervento chirurgico che viene eseguito con tecnica tradizionale.
    • In quanto tempo potrò tornare a condurre le mie normali attività?

      • Sono prevedibili tre o quattro giorni di inattività. In ogni caso, questo periodo è molto soggettivo, dipendendo dall'entità dell'intervento e dalla reattività personale.
    • In caso di persistenza di un angolo di strabismo dopo l'intervento, è possibile eseguire un'ulteriore correzione chirurgica?

      • Per la correzione di una deviazione strabica è molto spesso necessario programmare più di un intervento, quindi ulteriori atti chirurgici sono sempre fattibili.