La causa più frequente di una retinopatia è il diabete, malattia caratterizzata dall’incapacità da parte dell’organismo di assimilare gli zuccheri in modo corretto. L’eccesso di zucchero nel sangue danneggia i vasi sanguigni, soprattutto quelli più piccoli, fra cui i capillari della retina. Altre cause possono essere l'ipertensione o l'aumento del colesterolo. La maggior parte delle patologie generali determina dei riscontri a livello retinico tanto che molte volte la diagnosi di patologie sistemiche viene fatta dall'oculista durante l'esame del fondo dell'occhio. Una volta per la diagnosi di una retinopatia era necessario che la patologia fosse già particolarmente avanzata, oggi invece attraverso l'uso di esami strumentali molto sofisticati come la Fluorangiografia (FAG) o la Stratigrafia retinica a luce coerente (OCT) possiamo diagnosticare e quindi iniziare a curare una patologia retinica fin dai primi stadi.
Degenerazione maculare senile: è una malattia che colpisce la zona centrale della retina che si chiama macula. Normalmente questa malattia compare in età avanzata con maggiore incidenza per il sesso femminile. Queste maculopatie possono evolvere lentamente (forme atrofiche o secche) o con estrema rapidità (forme umide o essudative). Specialmente per le forme umide sono disponibili farmaci particolarmente efficaci che vengono somministrati tramite una iniezione direttamente nell'occhio malato.
Esistono comunque altre forme di degenerazione, legate prevalentemente alla miopia o a cause genetiche, che si manifestano anche in giovane età.
La terapia delle retinopatie dipende ovviamente dalla causa che le determina e spesso non può dissociarsi dalla cura della patologia sistemica da cui deriva. Solo una accurata valutazione da parte di un retinologo può far emergere la giusta strategia terapeutica. Specialmente nelle prime fasi di queste malattie, ha poca rilevanza la sintomatologia lamentata dal paziente che spesso non è significativa della gravità del quadro retinico.
La diagnosi precoce è la migliore garanzia per evitare gravi perdite del visus.